GUERRE E RESISTENZE
Questo il tema “obbligato” di una primavera drammatica, marcata dall’esplodere delle guerre fra imperialismi. I popoli presi in ostaggio, usati come carne da cannone, non hanno che la via della Resistenza, quella per la Liberazione sociale dal sistema che produce le guerre, perché prima produce oppressione e sfruttamento. Così la Festa – incentrata sulla rappresentazione teatrale “La primavera della Resistenza romana” ideata e raccontata da Alessandro con le canzoni di Lucia ed Emanuele – ha parlato di quelle attuali attraverso la voce del “Coordinamento Documenti per Tutti “ dei migranti contro il sistema di segregazione militarizzata e di super sfruttamento; della rivoluzione in corso in Rojava tramite la “Rete Kurdistan”; e ancora si è evocata la resistenza dei prigionieri/e politici/e in Italia come punta d’iceberg di quella repressione sistematica e diffusa che è diventata forma attuale del dominio e del funzionamento sociale. Resistenze che, nonostante le tante difficoltà, sono anche alla ricerca di nuove vie per trasformare il mondo! La musica che ci ha accompagnato, tramite chitarra e voce di Mauro, intercalando gli interventi ha ravvivato i temi storici delle rivolte degli oppressi, dei movimenti di liberazione. E proprio questo carattere di fondo è il miglior legame e riconoscimento alla nostra Paola, fondatrice de La Rossa Primavera, che abbiamo commemorato in questa prima ricorrenza annuale senza di Lei. La lotta continua!
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